In questi sette anni ho "lavorato", prima con i ragazzi dagli 11 ai 16 anni, ed ora da tre anni svolgo l'attività con ragazzi dai 16 ai 20 anni. Le diverse fasce d'età richiedono due modi di "stare" con i ragazzi molto diverse. Se con gli adolescenti si dovrebbe avere competenze di "scouting", essere punto di riferimento spronandoli all'autonomia e alla responsabilità, con i ragazzi ormai maggiorenni ci si mette in gioco spesso come persone nell'essere testimoni di scelte, e questo non è sempre facile.
Tratto da Un adulto chiamato Capo Parte I-Immagini della figura e del ruolo del Capo in B.-P."Guidatore di uomini, fratello maggiore, uomo-ragazzo, pescatore a lenza …
In questa parte raccogliamo le immagini più celebri del Capo scout pensate e
descritte da B.-P.Il Capo non è un comandante militare, né un maestro di scuola, né un sacerdote. Savivere con i ragazzi e ne possiede lo spirito e con fiducia in se stesso, entusiasmo ecompetenza nel metodo guida “con fermezza e dirittura” e con “movimento sciolto eleggero”.Questo ideale appare alla portata di molti, senza richiedere qualità o conoscenzeeccezionali."
nell’ASCI e nell’AGI-La documentazione per il Progetto nazionale
www.agesci.org/centrodocumentazione
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